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OPUS DEI: ¿un CAMINO a ninguna parte?

Ricostruzione
Indice
Prologo
1. Presagi
2. Numeraria
3. Maturita' e liberta' interiore
4. Crisi di vocazione
5. Rinascita
6. Ricominciare: primo tentativo
7. Ricostruzione
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RICOSTRUZIONE
(18 anni nell'Opus Dei)

Autore: Aquilina

PROLOGO

Il nucleo originario di questo racconto è stato effettivamente scritto nei primi giorni di settembre di quattro anni fa.

Da allora l'ho ripreso e rielaborato più volte, e questo mi ha aiutato a metabolizzare l'esperienza che racconto, e di conseguenza a riparare in parte i danni che me ne sono derivati.

Non ho voluto citare il nome di nessuna delle persone dell'Opus Dei che ho conosciuto, ma tutte potrebbero sicuramente riconoscersi nell'improbabile ipotesi che leggano queste pagine. Dalla stesura originale del racconto, avvenuta come un momento di sfogo e di ricostruzione di un passato quasi rimosso a livello cosciente, ma che continuava ad agitarmisi dentro, ho tolto in un secondo momento quelle parti che riguardavano troppo intimamente la vita di altre persone che si sono trovate coinvolte inconsapevolmente nella mia biografia, mentre invece ho cercato di approfondire le ragioni e di spiegare i fatti che racconto.

La prima redazione di questa biografia è uscita dalla mia penna dopo più di dieci anni che avevo lasciato l'Opera. A quell'epoca non avevo ancora mai letto nessun libro né nessun articolo critici nei confronti dell'istituzione. Le critiche che muovo, la lettura che opero di fatti ed avvenimenti, mi era maturata dentro da sola, grazie al solo cambiamento dello stile di vita, all'esperienza fatta in prima persona per risolvere autonomamente i problemi della vita di tutti i giorni, alla psicoterapia e alle tante letture che finalmente non mi erano più precluse dalla censura interna.

Negli ultimi tempi, al contrario, ho avuto l'opportunità di leggere parecchi libri e testimonianze di persone nelle mie condizioni, e quasi ogni volta mi stupivo di trovare tanti punti in comune non solo sulle esperienze concrete vissute all'interno dell'Opera ma anche sulle riflessioni che ne maturavano negli anni successivi, man mano che si vanno prendendo le distanze e si acquista autonomia di pensiero e di giudizio.

In questo mio racconto biografico ho cercato di enfatizzare soprattutto il "prima" e il "dopo" Opus Dei: quelle circostanze educative e familiari che hanno reso possibile che, con maggiore o minor consenso da parte mia, l'Opera entrasse nella mia vita, e le circostanze che hanno poi reso possibile che, col passare del tempo, la mia vita si emancipasse dagli strascichi ideologici lasciati dentro di me dalla formazione ricevuta, permettendomi così di recuperare una mia più autentica personalità.

E questo non per giudicare e distribuire colpe a me stessa o agli altri, ma per assumermi più efficacemente la responsabilità del mio cambiamento e, forse, evitare a qualcun altro di passare per le stesse esperienze.


Aquilina
Roma, ottobre 2003

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