RICOSTRUZIONE
(18 anni nell'Opus Dei)
Autore: Aquilina
PROLOGO
Il nucleo originario di questo racconto è stato effettivamente
scritto nei primi giorni di settembre di quattro anni fa.
Da allora l'ho ripreso e rielaborato più volte, e
questo mi ha aiutato a metabolizzare l'esperienza che racconto,
e di conseguenza a riparare in parte i danni che me ne sono
derivati.
Non ho voluto citare il nome di nessuna delle persone dell'Opus
Dei che ho conosciuto, ma tutte potrebbero sicuramente riconoscersi
nell'improbabile ipotesi che leggano queste pagine. Dalla
stesura originale del racconto, avvenuta come un momento di
sfogo e di ricostruzione di un passato quasi rimosso a livello
cosciente, ma che continuava ad agitarmisi dentro, ho tolto
in un secondo momento quelle parti che riguardavano troppo
intimamente la vita di altre persone che si sono trovate coinvolte
inconsapevolmente nella mia biografia, mentre invece ho cercato
di approfondire le ragioni e di spiegare i fatti che racconto.
La prima redazione di questa biografia è uscita dalla
mia penna dopo più di dieci anni che avevo lasciato
l'Opera. A quell'epoca non avevo ancora mai letto nessun libro
né nessun articolo critici nei confronti dell'istituzione.
Le critiche che muovo, la lettura che opero di fatti ed avvenimenti,
mi era maturata dentro da sola, grazie al solo cambiamento
dello stile di vita, all'esperienza fatta in prima persona
per risolvere autonomamente i problemi della vita di tutti
i giorni, alla psicoterapia e alle tante letture che finalmente
non mi erano più precluse dalla censura interna.
Negli ultimi tempi, al contrario, ho avuto l'opportunità
di leggere parecchi libri e testimonianze di persone nelle
mie condizioni, e quasi ogni volta mi stupivo di trovare tanti
punti in comune non solo sulle esperienze concrete vissute
all'interno dell'Opera ma anche sulle riflessioni che ne maturavano
negli anni successivi, man mano che si vanno prendendo le
distanze e si acquista autonomia di pensiero e di giudizio.
In questo mio racconto biografico ho cercato di enfatizzare
soprattutto il "prima" e il "dopo" Opus
Dei: quelle circostanze educative e familiari che hanno reso
possibile che, con maggiore o minor consenso da parte mia,
l'Opera entrasse nella mia vita, e le circostanze che hanno
poi reso possibile che, col passare del tempo, la mia vita
si emancipasse dagli strascichi ideologici lasciati dentro
di me dalla formazione ricevuta, permettendomi così
di recuperare una mia più autentica personalità.
E questo non per giudicare e distribuire colpe a me stessa
o agli altri, ma per assumermi più efficacemente la
responsabilità del mio cambiamento e, forse, evitare
a qualcun altro di passare per le stesse esperienze.
Aquilina
Roma, ottobre 2003
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