l'uso dello pseudonimo è cosa ben diversa dall'anonimato.- Frida
Fecha Sunday, 23 January 2005
Tema 140. Sobre esta web


Caro Juan,

 

devo dirti la verità. Appena ho letto la tua lettera mi sono chiesta: non sarà mica un altro Adel, questo? Per te che forse non lo conosci, Adel è un tizio che, qualche mese fa, ci raccontò un mucchio di frottole per dimostrare al mondo quanto fossero bastardi gli ex. Non mi piace, però, diffidare del prossimo a causa di qualcuno che mi ha fregato. Ergo, metto in fuga perplessità immotivate e ti rispondo.

 

Vorrei dirti tante cose ma preferisco riassumerle in una frase di Shakespeare, citata in un libretto di Edward Bach sull'omeopatia: “A te stesso sii fedele e ne deve seguire, come la notte il giorno, che tu non potrai essere falso ad alcun uomo.”

 

Capisco quello che dici, di quanto pesi il sentimento di fedeltà in una una persona con molti anni di vocazione, ma credo che, se non si è fedeli prima di tutto a se stessi e a ciò che realmente si sente dentro, si rischia di diventare un esempio di ipocrisia e nient'altro. Non puoi rinnovare solo per non deludere i tuoi "fratelli minori" né puoi farti carico tu della loro fedeltà. Prenderesti in giro te stesso e gli altri che - se conoscessero le tue motivazioni -  probabilmente non ti ringrazierebbero per il sacrificio. Non ti preoccupare, quindi, di quello che pensa, penserebbe o penserà la gente: tu pensa a te e il tuo problema risolvilo con Dio, visto che è per Lui che hai scelto questo cammino, e non per il Consiglio pastorale o per i tuoi amici. Tra parentesi, se sono veri amici, non li perderai.

 

In ogni caso, ti ringrazio molto perché la tua lettera e quella di Isabel Nath mi hanno spinto a prendere la decisione di firmare con il mio vero nome. O meglio, hanno dato la botta finale, visto che da un bel po' avevo quest'idea in cantiere. Ho incominciato a usare uno pseudonimo per motivi di carattere psicologico che, con il tempo, sono venuti a cadere. Ne era rimasto solo uno in piedi: l'affetto per i miei familiari (e per alcuni amici carissimi) molto legati all'Opera e il conseguente timore di ferire i loro sentimenti. Ma ora credo che ci si possa amare pur avendo - e manifestando - opinioni assai diverse. Ho sempre rispettato le scelte dei miei ma non voglio vergognarmi o nascondermi per le mie.

 

Ciò non toglie che ritengo legittimo e sacrosanto l'uso dello pseudonimo che è cosa ben diversa dall'anonimato. Come ha scritto Ramon, qui nessuno è anonimo: las Orejas conoscono l' identità di ciascuno di noi e chi usa un nick avrà i suoi buoni motivi per farlo.

 

Tornando a te, Juan, ti auguro di trovare il coraggio di fare quello che senti, infischiandotene del giudizio altrui. E' difficile, lo so, ma se sei riuscito a scrivere questa lettera vuol dire che puoi andare fino in fondo...ovunque tu voglia. In bocca al lupo!

 

Federica Raimondi, alias Frida


(Disponible traducción al español)









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