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 Correos: Risposta a Nicole e a chi pensa che sia meglio censurare.- Carol

070. Costumbres y Praxis
Carol :

(Nota de los orejas: no nos da tiempo a traducirlo al español pero lo haremos en los próximos días)


risposta a Nicole e a chi pensa che sia meglio censurare

Spero che possiate tradurre in spagnolo…

Ho letto la lettera scritta da NICOLE dell'opus (purtroppo manca la versione italiana, e ho approfittato della traduzione di una collega), che critica in prima istanza chi si cela dietro un nick, e poi fa lo stesso!

Indubbiamente è una lettera di una persona piena di rabbia, convinta di aver ragione, come lo sono tanti, numerari e soprannumerari o simpatizzanti: attaccati alle loro sicurezze e verità assolute, e che vanno nel panico più totale quando c'è un confronto diretto in cui quelle solite risposte omologate che tutti loro danno, non bastano più…così come non bastano le solite battute ironiche e sarcastiche verso chiunque non la pensi come loro. Lo so, lo so, ne ho avute tante di discussioni così… ma non si rende conto, Nicole, che non si possono inventare di sana pianta certe cose?? Non riconosce ambienti, persone, metodi e sottigliezze, che solo uno che ci è vissuto dentro può sapere così bene??? E poi non si è chiesta quale sarebbe l'obbiettivo di scrivere tante balle? Nessuno è pagato per farlo..

Conosco bene l'ambiente dell'opus; l'ho frequentato 'da esterna' perché la mia famiglia ne è strettamente legata. Ma ' grazie a Dio ' (ed è proprio il caso di dirlo!) sono sempre riuscita a vederlo con occhi distaccati, dotata di una buona dose di senso critico; in modo molto istintivo ho sempre sentito lì che non c'era naturalezza, anzi molta ostentazione di fede ect etc.., molta finzione, molti conti che non tornavano..insomma ho da sempre percepito che c'era qualcosa di fondamentalmente sbagliato. Non posso dire che non mi sono anche molto divertita a frequentare corsi di tutti i tipi, convivenze (ah, adesso non le chiamano più così, perché è un po' sconveniente dati i tempi che corrono!) e attività varie. Ma l'ho potuto fare perché per il resto non me ne poteva interessare di meno. Per un periodo ho avuto una tutor, delle solite che a sedici anni (loro) ti vengono a chiedere con quello sguardo penetrante di parlarti un po'… AIUTO!?! Le prime volte mi inventavo qualcosa tanto per gentilezza (un po' mi facevano pena i suoi sforzi)…poi ho iniziato a rispondere a tono , nel senso:'perché ti devo raccontare i fatti miei, se non siamo né amiche né parenti?? inizia a raccontarmeli tu, se ci tieni a me!' In un modo così costruito. Penso che lei avesse mangiato la foglia e penso che nonostante i suoi sorrisi e gesti affettuosi mi detestasse in certi momenti: ero un suo fallimento.

Con altre ragazzine (13/14 anni) invece spesso aveva presa... e allora via con la storia della vocazione, che 'ste poverette dovevano subire. Poi come per magia ne rivedevi alcune, magari dopo un po' di tempo, con la solita gonnona, e collettino ricamato, un po' truccate (come da copione), che con aria di superiorità e sicurezza, e con la più costruita naturalezza, ti parlavano del Padre (ma padre di chi???), dell'importanza dell'orazione quotidiana, del minuto eroico, e ridevano fino a singhiozzare quando si vedevano per l'ennesima volta i filmino delle solite tertulie del fondatore (ma a chi hanno fatto mai ridere???). Quando poi abbiamo traslocato in un'altra città ho mollato di frequentare, anche se, come ho già detto, per questioni famigliari i contatti più o meno diretti li ho tutt'ora.

Purtroppo quello che pensavo fosse semplicemente un ambiente ossessivo e bigotto disponibile per tutti coloro che in un certo senso lo apprezzavano (fatti loro...dicevo) è invece qualcosa di nocivo a tutti i livelli, perché quello che non riuscivo a sopportare non era un semplice errore umano di quella o dell'altra persona che , come giustificano loro, in buona fede può sbagliare…. NO! la cosa è molto grave, il marcio sta proprio nel cuore dell'opus, nella bacata mente di quel Jose Maria Escrivà de Vattelapesca, che ha diabolicamente messo su una chiesa dentro La Chiesa e ha gabbato li Santi facendosi fare santo anche lui? Ma come si può scrivere un libro come Cammino?

Una banalità dietro l'altra, con una serie di massime anche accettabili e cristiane, mischiate però a dettami molto molto negativi e pericolosi e da regime militare, sempre detti con quel sottile sarcasmo che spesso ti lasciava a bocca aperta come un cretino quando facevi la minima obiezione.

Ma porca miseria, il mio dramma è che vorrei che la mia famiglia si togliesse quella fette di prosciutto che da anni non le permette di vedere che Dio non sta di certo nell'opus dei, ma d'altra parte oramai penso che se iniziassi la mia battaglia famigliare smonterei un castello di una vita di 'fede' e 'devozione' in cui la mia famiglia ha creduto…come tante persone in buona fede, o in cattiva fede per mettersi a posto con la coscienza senza troppo sforzo, continuando a fare i propri comodi…

Ho visto molte persone cadere nella depressione più profonda. Persone ottime attualmente numerarie che vivono sotto l'effetto degli psicofarmaci e sono isolate dalla loro famiglia e dalle loro amicizie vere, spedite in Irlanda o in Spagna o chessò dove pur di distrarle dalla verità che dentro sentono. Pur di soffocare la voce di una coscienza indebolita, e la voce di Dio, quello Vero, che gli parla.

Sicuramente persone molto preparate e molto in gamba, così come nel gergo opus si suole dire.. molto molto VALIDE! Alcune fortunatamente hanno mollato altre no.

Prego per loro affinché trovino la forza di farlo al più presto, anche Nicole.

Carol

Continua…


Publicado el Thursday, 01 July 2004



 
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